mercoledì 11 marzo 2009

Risposta alle Critiche su FRED: Corriere della Sera - Bologna, 11 marzo 2009

Articolo pubblicato sul Corriere di Bologna dell'11 Marzo 2009.

La proposta del Centro di iniziativa politica Merito ed Equità di istituire un Fondo Regionale dell’Emilia Romagna contro la Disoccupazione (FRED) ha suscitato un dibattito importante. Ci sono, secondo noi, almeno due buoni motivi per parlare di un Fondo di questo tipo su questo giornale e in questa regione. Il primo motivo è che l’Emilia-Romagna ha un tasso di disoccupazione inferiore alle più ricche regioni europee. Il secondo motivo è che questa regione ha un presidente, Vasco Errani, che è molto attento all’emergenza occupazionale. Lo dimostra il suo impegno con il Governo per reperire risorse da destinare ai disoccupati, anche in questi giorni. La proposta non ha perciò intenti polemici, ma vuole lanciare il dibattito sugli strumenti concreti e applicabili per un equo utilizzo delle risorse meritoriamente conquistate dal Presidente Errani.

Due sono le principali obiezioni emerse riguardo la nostra proposta. La prima è che il Fondo vuole sostituire gli attuali istituti di sostegno dei lavoratori, come la Cassa Integrazione Guadagni. Dal momento che manca uno strumento universale di sostegno al reddito di tutti i lavoratori che hanno perso un lavoro, il fine del Fondo è integrare gli istituti di sostegno della disoccupazione esistenti, non sostituirli. Integrarli con un Fondo, appunto, orientato a sostenere i lavoratori licenziati esclusi dal nostro stato sociale, perché precari, atipici o magari occupati nelle piccole imprese.

La seconda obiezione, sostenuta venerdì scorso anche dal Presidente Berlusconi a Radio24, é che se offriamo un assegno di disoccupazione per i lavoratori atipici, le imprese sarebbero portate ad eccedere nei licenziamenti (cioè nella mancanza dei rinnovi). Questa obiezione é risolta perché il principio del Fondo é assicurativo. Innanzi tutto, il Fondo assicura il lavoratore contro la disoccupazione, non offre un reddito al cittadino in quanto tale. Inoltre, si può pensare che, per ogni lavoratore coperto dal Fondo, l’impresa versi un premio al Fondo stesso. Per non gravare sulle imprese in un momento di crisi come questo, si potrebbe pensare a differire nel tempo il pagamento del premio, così che le imprese si trovino a versare i premi solamente a crisi conclusa. Questo principio vale già per la Cassa Integrazione Ordinaria e nei paesi che hanno sistemi generalizzati di tutela contro la disoccupazione.

Questi sono i principi proposti da Merito ed Equità per il Fondo Regionale dell’Emilia Romagna contro la Disoccupazione (FRED). Un Fondo che non sia un provvedimento emergenziale, ma uno strumento sostenibile in grado di produrre dinamiche virtuose nel mercato del lavoro dei prossimi decenni. Si può pensare di riservare gli 8 miliardi dell’Accordo Stato-Regioni agli ammortizzatori in deroga, ma bisogna pensare da subito a come organizzarsi per destinare le risorse che verranno verso quella platea di lavoratori che perdono il lavoro e per i quali non abbiamo ad oggi, in Italia, nulla da offrire.

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